Quanto segue si pone l’obiettivo di
riassumere, in termini più generali, questo “racconto” che ha come protagonista
l’oggetto artificiale di cui mi sono occupato, il nido artificiale, nonché fare
da guida all’interno dei contenuti del blog.
Quello di nido artificiale,
intendendo con nido quello dei volatili, è un concetto che ha la particolarità
di avere raggiunto la concretezza materiale in forme le più differenti tra di
loro e differenti sono anche gli scopi per cui l’uomo ha dovuto o voluto
realizzare dei nidi artificiali. Quindi innanzitutto si può affermare che quello
di nido artificiale è un concetto molto ampio, che si allargherebbe ulteriormente
se si estendesse l’analisi oltre l’ambito dei volatili, ovvero ciò di cui questo
blog ha voluto occuparsi. Questo perché sempre di nido si sta parlando se si
parla di nido come può essere quello di una colonia di imenotteri oppure di
blatte; perciò, se si fosse voluto analizzare con completezza tutto ciò che può
essere definito nido ci si sarebbe trovati di fronte ad una mole di realtà che
avrebbero reso la trattazione quantomeno complicata.
Per quanto riguarda gli uccelli, va detto
che i nidi artificiali più che nidi si potrebbe dire sono contenitori del nido
naturale, quello realizzato dagli uccelli mescolando saliva e pacciame. Infatti
l’artificio del nido artificiale sta nel sostituire il riparo naturale che i
volatili ricercano per costruire il proprio nido, come ad esempio le fronde di
un albero o un tronco cavo, che sono sempre più rari a causa dell’inurbanizzazione
e del disboscamento.
Innanzitutto il nido artificiale è casetta per uccelli. Tutti abbiamo in mente la classica piccola casetta in legno a
forma di parallelepipedo, con un foro circolare sulla faccia anteriore per
permettere l’ingresso degli uccellini (vedi gli elementi del nido artificiale). Questo è il tipo di nido artificiale che
in maniera più o meno articolata risponde in generale a queste caratteristiche.
Queste casette per uccelli hanno un origine molto antica, tanto da non essere
state brevettate prima dei primi del novecento, e si sono col tempo radicate nella
nostra cultura diventando molto familiari. I contesti in cui si possono
incontrare queste casette sono innanzitutto quello degli amatori, molti
appassionati infatti acquistano o spesso realizzano da soli (vedi il Fai da te dei nidi artificiali), con materiali nuovi o di riciclo, la propria casetta per gli uccelli da sistemare in giardino
allo scopo di ammirare l’oggetto in se, come ornamento, oppure il futuro
inquilino. Queste casette sembrano all’apparenza semplici suppellettili, ma in
realtà aiutano in maniera concreta molte specie che altrimenti faticherebbero a
trovare un luogo dove costriere il proprio nido, specialmente in ambienti urbani
e suburbani in una specie di difesa passiva degli animali. Un altro ambito dove
possiamo trovare questo tipo di nidi artificiali è quella della difesa, questa
volta attiva, e dello studio degli uccelli. Infatti molto spesso queste casette
vengono disposte da associazioni varie appositamente per difendere determinate
specie, ad esempio i nidi di cicogna sui pali di Enel. Questi nidi artificiali
vengono realizzati seguendo precisi criteri (vedi Le dimensioni contano!)
in modo da risultare il più possibile ergonomici per la specie che
dovranno ospitare, e possono essere complicate con apparecchiature per il
monitoraggio e lo studio di questi volatili, come nel caso del parco storico di Monte Sole. Questa forma di nido assume anche la forma di metafora della
crescita e dell’infanzia, non è sorprendente ritrovarla infatti
nell’allestimento di una vetrina di un negozio di abiti per bambini oppure nel
logo di una famosa marca di alimenti per l’infanzia (vedi i simboli del nido artificiale).
Un’altra forma importante di nido
artificiale ben diversa della precedente è quella delle colombaie; queste sono
dei veri e propri edifici, delle torri molto spesso, realizzate appositamente
per ospitare i nidi dei piccioni. Queste hanno un'origine molto antica
risalente all’epoca romana e riscontrarono una forte espansione durante il
periodo feudale, dove il colombo veniva sfruttato per svariati scopi come le
comunicazioni, la fertilizzazione dei campi e l’alimentazione. Queste torri
divennero col tempo addirittura uno status simbol che attestava il potere del
feudatario, tanto che dovette esserne normata la costruzione. Di queste antiche
costruzioni rimangono molti esemplari a contraddistinguere le campagne
moderne; un esempio italiano sono le campagne del Salento. Oggi le colombaie che
non vengono più sfruttate ospitano altre specie, come ad esempio le rondini (vedi le colombaie di Berzonno). Le
colombaie moderne sono realizzate dagli appassionati di colombi, associazioni che
organizzano spesso anche competizioni tra piccioni viaggiatori.
Infine, l’ultima forma di nido artificiale
che ho analizzato in questo blog è un pò diversa dalle precedenti quest'ultima
infatti non ospita degli uccelli ma bensì dei mammiferi: si parla di batbox. Questi nidi artificiali per pipistrelli sono simili alle casette per gli
uccelli, ma più sottili per risultare confortevoli per questi animali abituati
agli spazzi stretti ed angusti. Queste casette sono uno strumento utile da avere
in casa perché difendono la popolazione dei pipistrelli, animali spessi per
ragioni culturali non visti di buon occhio. Il pipistrello infatti essendo un
vorace entomofago può aiutare a combattere la proliferazione degli insetti, in
primis le zanzare, costituendo perciò un importante strumento di lotta biologica. Un caso emblematico, ad esempio, è l’utilizzo delle casette per pipistrelli,
nella forma più grande e complicata della pipistrellaia, per la bonifica dell’Agro
Pontino durante il Fascismo. La classica batbox si è molto diffusa in Italia negli ultimi anni a seguito di una
campagna di sensibilizzazione sull’utilità dei pipistrelli e della loro
salvaguardia per mezzo di casette-nido promossa dall’Università di
Firenze in collaborazione con una società della grande distribuzione che si è
adoperata per la produzione e la distribuzione nei propri punti vendita dii batbox
ad un prezzo agevolato.
Queste forme che concorrono a
definire la materialità del nido artificiale hanno ognuna uno scopo che è incentrato
più su una funzione caratteristica rispetto a un’altra. Il nido come passione,
hobby, addirittura come forma d’arte, ed intriso del significato metaforico della
crescita e dell’infanzia, come può essere per le casette per gli uccelli, è differente
dal nido artificiale come strumento, quasi un'attrezzatura necessaria, di conseguenza
prezioso e da poter sfruttare.